Cattiva idratazione: nei bambini aumenta casi di tosse
La primavera è ancora lontana, e con il protrarsi del periodo invernale, aumenta anche la nostra attenzione nei confronti dei classici “malanni di stagione”. La tosse, ad esempio, con circa 9 milioni di casi ogni anno, è la terza causa che spinge gli italiani a consultare il proprio medico; in età pediatrica circa due bambini su tre presentano almeno un episodio di tosse ogni anno. Un valido aiuto al nostro apparato respiratorio può arrivare però da un elemento essenziale. Rappresenta una risorsa preziosa sia per il pianeta sia per il benessere delle persone e dell’intero organismo, ovvero l’acqua.
Uno studio, presentato al XII Congresso Nazionale AIST 2018 (Associazione Italiana Studio Tosse), condotto su 305 bambini di età compresa tra i 6 e i 16 anni evidenzia che il 61% di loro non beve a sufficienza. Lo studio ha evidenziato inoltre, che chi beve di meno ha più possibilità incorrere in episodi di tosse più frequenti e di maggiore durata.
Ecco cosa ha affermato il dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e Presidente dell’Associazione Italiana per lo studio della Tosse:
“Bere correttamente è fondamentale per la salute di tutto il nostro organismo: la disidratazione ha infatti un impatto anche sulle vie respiratorie; come dimostrato dai dati dello studio sui “Mille volti della tosse”, presentato alla conferenza AIST. Secondo i dati, circa due bambini su tre non bevono nella maniera corretta; sia a causa di una ridotta percezione dello stimolo della sete in età infantile, sia spesso per la mancanza di una cultura della corretta idratazione. Occorre quindi proseguire nel percorso già intrapreso una sempre maggiore sensibilizzazione. Non solo dei bambini, ma anche di genitori e insegnanti; in modo da evitare che la disidratazione possa aumentare anche il rischio di problematiche alle vie aeree”.
Soprattutto in età infantile, l’idratazione ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’organismo: una buona abitudine è quella di educare i bambini a una “cultura della corretta idratazione”, associando, ad esempio, il gesto del bere acqua a precisi momenti della giornata. Un valido aiuto può essere ad esempio assicurarsi che il proprio figlio abbia sempre una bottiglietta nello zaino, controllando inoltre a fine giornata il loro consumo.
Fonte:webmagazine.it